In uno degli attimi più attesi e, al tempo stesso, più delicati di una compravendita immobiliare, acquirente e venditore si ritrovano per il Rogito Notarile. È il momento in cui tutte le fasi preparatorie – dalle trattative preliminari alla verifica della documentazione urbanistica e catastale – sfociano nella firma del rogito notarile, atto con cui si perfeziona la compravendita. Ma c’è un’altra operazione, forse ancora più cruciale, che si svolge in contemporanea: il saldo del prezzo concordato. Scopriamo insieme, con la chiarezza e la cura che contraddistinguono la redazione di Assago Green Village, come viene stabilito il metodo di pagamento, quali strumenti scegliere e quali accorgimenti adottare per concludere la transazione in tutta sicurezza.
1. Perché decidere in anticipo il metodo di pagamento
Il primo principio da tenere a mente è che non esistono sorprese all’ultimo istante: acquirente e venditore devono arrivare dal notaio con l’“accordo sul come” già definito. Tale regola nasce dall’esigenza di:
Evitare ritardi nell’erogazione delle somme
Garantire trasparenza, istruendo correttamente il notaio sui documenti da allegare
Tutelare entrambe le parti, che possono scegliere lo strumento più adeguato al proprio grado di fiducia reciproca
Scegliere in anticipo significa anche poter comunicare tempestivamente alla banca o all’istituto emittente eventuali richieste di rilascio di assegni circolari, di predisporre bonifici istantanei oppure di stipulare eventuali garanzie aggiuntive.
2. Il ruolo del notaio: controllore delle formalità, non esattore dei fondi
Spesso si pensa al notaio come a un “maestro di cerimonie” che semplicemente amministra l’atto. In realtà, il suo compito principale è quello di verificare la regolarità legale dell’intera compravendita:
Controllo dei titoli di proprietà e della situazione ipotecaria.
Verifica dei vincoli urbanistici e catastali.
Accertamento della correttezza formale di tutti i documenti allegati al rogito.
Sul piano del pagamento, il notaio si limita a certificare:
che le somme pattuite siano esattamente quelle indicate nell’atto;
che gli strumenti di pagamento scelti siano conformi alle normative antiriciclaggio (es. esclusione dei contanti sopra i limiti di legge);
che eventuali depositi “fermo notaio” siano correttamente accreditati sul conto dedicato.
Non rientra invece nelle sue competenze garantire l’avvenuto accredito sul conto del venditore: qualora sorgano contestazioni sulla validità o l’effettivo trasferimento dei fondi, le parti dovranno rivolgersi direttamente alle proprie banche o, in caso di insolvenza, attivare le vie legali opportune.
3. Gli strumenti di pagamento: caratteristiche, vantaggi e accorgimenti
3.1 Bonifico istantaneo
Vantaggi
Accredito in tempo reale: una volta confermata l’operazione, l’importo è immediatamente disponibile sul conto del venditore.
Comodità: si può eseguire direttamente dallo smartphone, anche a rogito in corso.
Attenzioni
Verificare i massimali di importo: alcune banche prevedono limiti per i bonifici istantanei, sia giornalieri che per singola operazione.
Assicurarsi che il conto destinatario sia correttamente abilitato a ricevere questa tipologia di bonifico.
3.2 Assegno bancario non trasferibile
Vantaggi
Diffusione capillare: ogni correntista possiede libretti di assegni forniti dalla propria banca.
Rapidità di incasso: l’accredito avviene in pochi giorni lavorativi.
Limiti
Mancanza di garanzie: l’assegno può non essere coperto da fondi al momento dell’incasso, con il rischio di protesto.
Obbligo di clausola “non trasferibile” per importi superiori a €1.000.
3.3 Assegno circolare
Vantaggi
Massima sicurezza: la banca verifica la disponibilità dei fondi e li addebita immediatamente, rilasciando un titolo garantito.
Equivalenza al contante: spesso utilizzato proprio per il suo elevato grado di affidabilità.
Procedura
L’acquirente richiede l’assegno in filiale, specificando l’importo e l’intestatario (il nome del venditore).
La banca emette l’assegno circolare dopo aver bloccato la somma sul conto.
All’atto del rogito, il venditore incassa l’assegno senza alcun rischio di scopertura.
3.4 Bonifico bancario tradizionale
Vantaggi
Tracciabilità: ogni operazione resta registrata in via telematica, facilitando eventuali controlli.
Possibilità di definirlo “irrevocabile” a tutela del venditore.
Note
Tempi di accredito più lunghi rispetto al bonifico istantaneo (di norma 1–2 giorni lavorativi).
Compatibilità con procedure “fermo notaio” quando il bonifico viene disposto prima dell’appuntamento.
3.5 Deposito “fermo notaio”
Cos’è
Non si tratta di un vero e proprio mezzo di pagamento, bensì di un meccanismo di tutela che prevede il deposito delle somme concordate sul conto corrente dedicato del notaio.
Come funziona
Acquirente e venditore convengono di versare l’importo tramite bonifico o assegno circolare sul conto “escrow” del notaio.
Solo dopo aver accertato l’avvenuto passaggio di proprietà, il notaio provvede a girare le somme al venditore.
Perché sceglierlo
Massima garanzia per entrambe le parti, che non devono correre rischi di insolvenza o inadempienze.
Particolarmente indicato in contesti di compravendite con morosità dilazionate o in presenza di condizioni sospensive.
4. Tempistiche e modalità operative
Prima del rogito: spesso, soprattutto in presenza di agenzie immobiliari, l’acquirente effettua il saldo qualche giorno prima dell’appuntamento. Il notaio avrà così il tempo di inserire gli estremi di pagamento nell’atto.
Durante il rogito: se l’accordo prevede strumenti immediati (bonifico istantaneo, assegno circolare), l’operazione può svolgersi “in diretta” nello studio notarile.
Dopo il rogito: in caso di piani di pagamento a rate, il notaio vigila sulla corretta registrazione delle garanzie, ma i versamenti seguono scadenze successive, concordate tra le parti.
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